Radio e Televisione

La radio, complemento informativo di Internet

La cronaca recente ha portato all’attenzione di molti la facilità con cui si può bloccare Internet in molte zone, se non tutte, di un Paese. La radio, in questi casi, sarebbe un prezioso complemento informativo di Internet, capace di far giungere ovunque le informazioni che la censura tenta di nascondere.

Nel commento per il programma settimanale di Qui Italradio, abbiamo affrontato un tema che comincia appena ad essere avvertito dalla stampa: la facilità con cui si può bloccare Internet dove sono in corso proteste popolari o, in generale, per prevenire contestazioni. Una censura totale alle informazioni necessario per la vita democratica che può essere combattuta efficacemente solo con un mezzo: la radio a lunga distanza.

Purtroppo, però, le comunicazioni radio in modulazione di ampiezza, quelle che possono coprire le distanze maggiori, sono state pesantemente ridotte a seguito di tagli forsennati che ne hanno ridotto le potenzialità:

Considerando l’importanza della comunicazione nella società moderna, appare incredibile che il problema possa essere sottovalutato. Eppure motivi economici e la rincorsa a ogni nuova tecnologia sembrano ormai prevalere su ogni altra considerazione e assorbire anche quelle risorse che, in una strategia equilibrata, andrebbero garantite alle reti di riserva.

La situazione si presterebbe a molte considerazioni, ma ci siamo limitati a pochi ed essenziali punti. Il primo: il ruolo dei servizi pubblici per superare gli ostacoli alla libera informazione mondiale, che dovrebbe essere essenziale. Il secondo: la necessità di focalizzarsi sul mondo reale è estrema. Non si può penalizzare la radio per puntare sulla potenza di Internet ignorando la fragilità della rete. Eppure, negli ultimi dieci anni gli episodi di blocco degli accessi e di censura dei contenuti sono stati numerosi e dovrebbero farci riflettere.

Torneremo certamente in futuro su questo tema: temiamo, infatti, che la cronaca dei prossimi mesi ci obbligherà a farlo abbastanza presto. Ma, intanto, occorre riflettere su come la radio, complemento a Internet indispensabile per garantire sempre la libera circolazione delle informazioni in tutto il mondo, possa essere messa in grado di svolgere questo compito nonostante i continui tagli e le chiusure di servizi internazionali.

Foto di Hans Braxmeier da Pixabay

Paolo Morandotti

Professionista nel campo del software con trent'anni di esperienza, ama studiare le ricadute sociali delle tecnologie sulle quali ha realizzato vari programmi radiofonici.

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